Conclusioni

Questo blog è un diario aggiornato giorno per giorno che racconta dettagliatamente la mia esperienza con la circoncisione, dal giorno dell’intervento fino alla guarigione completa.

Scorrendo la pagina vedrete il racconto giorno per giorno, partendo purtroppo dall’ultimo giorno (quindi dalla guarigione) ed arrivando al primo a fondo pagina. Mi sarebbe piaciuto iniziare dal primo giorno (quello dell’intervento), ma purtroppo WordPress è impostato in questo modo, quindi se volete iniziare la lettura dal giorno dell’intervento fino ad arrivare alla situazione attuale, scorrete giù e man mano risalite la pagina.

Inizio col dirvi che, se siete finiti su questo blog impauriti dalla circoncisione che il vostro urologo vi ha detto che farete, non avete proprio motivo di aver paura. Chi vi scrive è uno che prima di essere circonciso non aveva mai visto un ospedale e nemmeno un punto di sutura in un pronto soccorso, oltre al fatto che sono un fifone di prima categoria. Posso capire che la zona è molto delicata, nessuno di noi muore dalla voglia di farsi mettere il bisturi sul proprio pene, ma vi garantisco, col senno di poi, che l’intervento, oltre che durare meno di una mezz’oretta, è completamente indolore, di routine e non presenta mai complicazioni. L’anestesia locale è anch’essa indolore in quanto preceduta dalla somministrazione di sedativi dal braccio che ti mandano in estasi immediatamente. Tenete conto che sono un iper-ansioso che per tutto il mese precedente all’intervento ho convissuto con le palpitazioni al cuore per via dall’ansia infondata per questa circoncisione. I medici ormai fanno questo intervento ad occhi chiusi talmente è banale e consueto. Non sentirete né vedrete bisturi o forbici passarvi davanti né frasi come “Passami il bisturi” o “Tagliamo qui”.

E poi, davvero vorreste sottrarvi all’intervento col rischio di avere rapporti sessuali insoddisfacenti, imbarazzanti e soprattutto col rischio di andare in parafimosi e correre quindi d’urgenza all’ospedale?

A intervento compiuto avrete inoltre un pene più pulito ed anche esteticamente più bello, scappellato come quelli nei porno, per intenderci!

Insomma, io sono stato circonciso a causa di fimosi serrata e vi dico che lo rifarei cento altre volte. Nel mio caso il tempo di recupero per poter tornare alla vita normale è stato esattamente di 31 giorni a distanza dell’intervento. Più che l’operazione, qualche fastidio ve lo darà la medicazione con i bendaggi prima e un po’ di ipersensibilità del glande poi, ma credetemi, ne vale la pena sopportare qualche piccolo fastidio dato che un mese dopo starete alla grande e felici di esservi finalmente circoncisi.

Per ogni dubbio o domanda non esitate a commentare gli articoli. In bocca al lupo per la vostra circoncisione (anche se non ce n’è bisogno) e buona lettura!

Trentesimo giorno

Oggi grandi progressi a dispetto di quanto scritto ieri. Il pene si è incollato ai boxer molto meno degli altri giorni e ne conosco anche il motivo: stanotte ho dormito con le mutande leggermente abbassate, quindi col pisello di fuori, ma non lasciato all’aria aperta, bensì dormendo sotto alle coperte, non più a pancia in sù, ma di lato. In questo modo è stato sia a contatto con l’aria e senza toccare né mutande né lenzuola. Ho avuto una grande facilità  quando ho dovuto toglierlo dalle mutande per urinare. Sono contento! Sento che ormai manca pochissimo!

Ventinovesimo giorno

Ma, per logica, se ieri si è incollato di meno alle mutande, oggi perché si è dovuto incollare di più? Questa cavolo di sostanza appiccicosa quanto ci mette ad andar via? Si forma sempre su quella porzione di glande di colore più rosso, mentre la parte che è diventata rosa e è abbastanza cheratinizzata. In generale va bene, ma vorrei ricominciare quanto prima a  togliere le mutande con disinvoltura e non a un millimetro alla volta…

Ventisettesimo giorno

A quanto pare il glande non dà fastidio quando tocca l’intimo nei punti in cui si sta man mano indurendo. La parte che ancora si è desensibilizzata di meno è la punta, vicino al meato. Quando la mutanda o i pantaloni toccano lì sento quel brutto fastidio, che non si può chiamare propriamente “dolore”. Per adesso cammino ancora col nastro a tenere il pene fissato all’addome. È impensabile ancora lasciarlo libero nella mutanda. Se sfrega con le zone non desensibilizzate mi paralizzo come un blocco di marmo all’improvviso! Ma alla fine il nastro aiuta tanto.

Quel che mi reca fastidio in questo periodo più che altro è quella sostanza appiccicosa come la colla che appunto fa incollare ogni volta il glande all’intimo. Mi tocca ogni ora scollarlo perché se non lo faccio poi aderisce sempre più e per staccarlo poi son dolori. La notte, quando ovviamente non posso svegliarmi ogni ora per fare questa operazione, mi aiuto bagnando un po’ e si stacca senza problemi. Ad ogni modo niente di paragonabile all’inferno che provavo quando dovevo togliere la Fitostimoline…

Ventiseiesimo giorno

Dopo che una grossa bolla giallastra mi è rimasta nei boxer sotto forma di siero o di fibrina, l’ipotesi infezione o balanite si affievolisce per fortuna, non era quindi pus. La doccia di stamattina inoltre mi ha tolto parecchio liquido appiccicoso che fa incollare il glande alle mutande. Finora gli ho fatto vedere poca acqua per non far sciogliere i punti prima del momento. Da oggi lo bagnerò più spesso sperando di non arrecare danno.

Venticinquesimo giorno

Tutto regolare. Mi sono svegliato con un paio di gocce sul glande che ancora non ho capito da dove escano. Ad ogni modo posso affermare di non sanguinare più. Quando esco da casa ho il pene fissato col nastro adesivo e posso fare tutto. Senza nastro invece niente.

Ho chiamato la clinica per sapere se sia pronto l’esito dell’esame istologico. Mi hanno detto che posso andare a ritirarlo preannunciando che non c’è niente da preoccuparsi. Perfetto, niente Lichen Sclerosus!

L’unica cosa che mi lascia un po’ pensare sono delle rughe, bolle o vesciche in alcune parti del glande. Su internet dicono si tratti di normale decorso post-operatorio, spero non sia balanite… Sto diventando ipocondriaco cazzo…

Ventiquattresimo giorno

Ieri non si è vista una goccia di sangue per tutto il giorno e poi stanotte mi sveglio perché me lo sentivo bagnato, controllo e vedo sangue sul glande, probabilmente a causa di una erezione notturna. Ma da dove cavolo esce questo sangue se tutti i punti ormai sono stati assorbiti e non ho ferite?!? Trasuda proprio dal glande!

Ad ogni modo oggi ho deciso di non applicare più del tutto alcun tipo di garza, nemmeno le Fitostimoline. Lo lascio libero nelle mutande al naturale, solo che si incolla al tessuto delle mutande, niente di doloroso, per staccarlo poi basta allontanare la mutanda pian piano dal pisello e si stacca lentamente da solo, grazie anche alla gravità, ma fa schifo, dato che il glande aderisce davvero tanto al tessuto. Su consiglio di un medico online ho preso l’Olio VEA per nutrire un po’ la superficie del glande e ridurre leggermente l’adesione alle mutande, che avviene già immediatamente al primo contatto. Ho paura che si attacchi all’orifizio. Mi sta venendo la fissa dell’orifizio!

Comunque tutto bene finché sono rimasto in queste condizioni a letto. Poi la sera sono uscito col pisello scapocchiato a zonzo nelle mutande ed è stato impossibile camminare. La sensazione del glande che sfiora la mutanda non la si può definire propriamente “dolore”, ma un misto tra dolore, fastidio e solletico. Comunque una sensazione decisamente molto poco piacevole. Ho capito che se a stando steso posso fare a meno del nastro adesivo che lega il pene all’addome, quando esco invece è fondamentale.

 

Ventitreesimo giorno

Come accennato ieri, da oggi ho cambiato metodo di fasciatura, mi appresto a lasciarlo man mano libero nelle mutande, ma voglio andare per gradi lasciando giorno per giorno sempre meno superficie di glande scoperta. Ho fatto quindi una medicazione che non copre più l’intero grande, ma che lascia esposto l’orifizio e poca superficie attorno ad esso. La Fitostimoline anziché metterla su tutta la cappella, e quindi martoriandola ogni volta che la tolgo, adesso la metto ad avvolgere lateralmente il glande per tutta la circonferenza e lasciando il meato libero. Ora che ci penso sembra la cupola del Pantheon di Roma!

Avverto comunque una brutta sensazione quando la parte esposta si appiccica alla mutanda. Per questo motivo circa ogni ora provvedo a scollarlo per non farlo incollare molto. Adesso il glande è appiccicoso come un chewing-gum che si attacca sotto al banco di scuola.

La grande comodità di questa nuova medicazione sta sia nel fatto che non devo più passare le pene dell’inferno per staccare la Fitostimoline dal glande e anche dal fatto che vado ad urinare senza sfasciare e rifare ogni volta la medicazione. Metto solo il Fisian detergente per togliere residui di urina.

Pensavo per questo motivo di poter fare solo due medicazioni al giorno, una la mattina e poi la sera, ma così facendo vedo che la Fitostimoline comunque sta troppo tempo senza essere toccata e cicatrizza attorno al glande. Perciò domani farò una terza medicazione intermedia nel pomeriggio. Anche se conto a breve di abbandonare del tutto le garze.

Ventiduesimo giorno

Stanotte alle 2:00 mi sono svegliato perché sentivo il pene bagnato e appiccicoso. Ci ho messo addirittura un’ora e mezzo per togliere la garza appiccicata al glande. Poi la stessa cosa è successa alle 6:00, stavolta mezz’ora di sostituzione del bendaggio. Erezioni notturne. Non posso andare a lavoro in queste condizioni. Dimesso dalla clinica dopo l’operazione con mia grande sorpresa mi avevano dato 15 giorni di permesso da lavoro, ne avevo previsti quattro o cinque. Poi sono rientrato a lavoro, faccio l’impiegato e abbiamo la pausa 626 da videoterminale che dura 15 minuti. Un paio di volte l’ho sforata, ma temendo di dover restare chiuso per oltre mezz’ ora nel bagno di lavoro a maneggiare col mio pene, ho deciso di prendere altri 4 giorni. Ho chiamato così il mio medico di base che ha visto il pene fasciato e se ne è subito lavato le mani dicendo che sono cose che devo chiedere e far vedere a chi ha eseguito l’operazione. Ho fatto presente che non potevo rientrare a lavoro con quel martirio di mediazione e alla fine ho ottenuto quei 4 giorni che volevo.

In serata poi mi viene un abbaglio. Ma se stessi sbagliando il modo di medicare? Io ho sempre effettuato il bendaggio mettendo la Fitostimoline tutta per esteso sul glande senza lasciare libero il buchetto per far pipì, poi metto sopra di essa la garza sterile e ventralizzo il pene con nastro di carta. Spesso su internet ho cercato istruzioni per la medicazione, ci sono moltissimi forum, scrivevano tutti che la facevano come la faccio io però senza specificare se l’orifizio urinario lo lasciavano libero o coperto come me. Mi viene allora in mente di cercare su Google Immagini, ma non trovo nulla, finché su YouTube non trovo il video di un americano che faceva vedere il suo decorso operatorio post-circoncisione e noto che aveva bendato il glande concentrandosi sulla cororna lasciando ben scoperto la parte superiore dove c’è il meato. Allora mi sono deciso e gli ho copiato il tipo di bendaggio e stanotte vado a letto col bendaggio Made in USA. Spero di trovarmi bene, almeno non dovrò sfasciare tutto ogni volta che devo urinare! La mia fobia più grande è l’infezione per stenosi del meato urinario. Ho letto che lo curano inserendo dei dilatatori via via più grandi. A volte leggere su internet è dannoso. Però nel caso dell’americano scappucciato è stato utile! E poi sono già al ventiduesimo giorno cazzo dai…

Ventunesimo giorno

Questa notte ho avuto la trovata di dormire con il pene esposto all’aria. Un freddo… Piumone che arrivava ai testicoli, poi pene scoperto poi un plaid dall’ombelico in su. Scomodissimo e freddissimo. Fino alle 5:00 non sono riuscito a chiudere occhio, per poi svegliarmi alle 6:30 e chiamare a lavoro per mettermi in malattia. Non fatelo ragazzi, a meno che non sia estate. Col freddo il glande si è riempito di croste e pus solidificato. Il medico di base è venuto a casa, ma ha detto che non è roba sua e per ogni cosa chiedere a chi ha operato. Gli ho raccontato dell’agonia della rimozione della garza coi grumi di sangue, mi ha detto di bagnarla per bene con acqua ossigenata o acqua bollita (ovviamente dopo essersi raffreddata) per facilitare la rimozione della medicazione. Grazie al cazzo… In realtà l’ho chiamato per farmi prescrivere ancora qualche altro giorno di convalescenza da lavoro, non perché sia uno sfaticato, ma perché non mi va di passare 40 minuti nel bagno del lavoro per medicarmi. Morale comunque sotto ai piedi.

Ventesimo giorno

Il nervoso mi sta divorando vivo, ho voglia di spaccare tutto! La rimozione della Fitostimoline è letteralmente una vera e propria tortura medievale. Credetemi che non sto esagerando! Stasera ci ho messo ben 40 minuti a toglierla! Sempre nello stesso punto del glande di forma quel bastardo di un grumo di sangue che avidamente non vuol proprio lasciare la presa con la garza. Resiste anche alla forza di gravità. Ho provato anche a bagnare la garza con acqua tiepida, ma non cambia niente. È una sofferenza atroce. Sono proprio giù di morale. Ormai anche quando non devo toglierla, penso a quando arriverà quel momento… Sono disperato. Non trovo rimedio.

Diciannovesimo giorno

Mi deve essere saltato o caduto o assorbito un punto che era proprio sul glande, cosa lo hanno messo a fare lì poi non l’ho proprio capito. Era quello che sta più in alto tra quelli che vanno a rimamrginare la ferita dove c’era il frenulo. Se da una parte va bene avere un punto in meno, dall’altra adesso dal punto dove c’era il punto (licenza poetica) esce un bel po’ di sangue che forma nuovamente un grumo sulla Fitostimolina rendendo nuovamente un calvario la rimozione della garza, dopo che ieri avevo scritto che toglierla era diventato indolore…

Diciottesimo giorno

Non ho aggiornato il blog negli ultimi due giorni perché non c’era molto da dire. Tutto regolare. Adesso riesco a togliere la medicazione con meno dolore. Non so se perché il glande inizia a perdere sensibilità o se perché sto mettendo la garza in modo uniforme senza fare orecchiette.

In merito al getto urinario bifido, sembra si stia ristabilizzando.

Oggi sono andato a ritirare l’esame istologico, ma non era ancora pronto. Se ne parla tra circa una settimana.

Quindicesimo giorno

Oggi per me è stato il giorno più drammatico. Parto con il presupposto che per logica ogni giorno dovrebbe essere sempre migliore del precedente, invece oggi mi è salito un nervoso tremendo. Il motivo è che ogni volta che oggi ho fatto pipì, il getto è stato diviso, o meglio usciva a ventaglio. Fino a ieri non ho avuto nessun problema a pisciare, il getto di urina era sempre uscito dritto. Oggi questo problema invece. La cosa che mi fa rabbia è che se proprio avrei dovuto avere questo problema sarebbe stato normale averlo i primi giorni dopo l’intervento e non quindici giorno dopo che ho urinato sempre normalmente. Praticamente oggi se pisciavo in piedi bagnavo ovunque. E inoltre anche dalla parte di sotto, l’urina oltre anche andare nel WC mi scola addosso. Devo per forza farla seduto, e comunque anche da seduto mi piscio i testicoli. Leggendo su internet poi… non vi dico, mi fanno entrare in depressione, la cosa più spaventosa che ho letto è stata circa la stenosi del meato, ovvero il restringimento dell’orifizio del glande, da curarsi tramite inserimento nel buchetto di un qualcosa… a me che ho tolleranza del dolore pari a zero!!!

Meno male che proprio stasera stessa ho avuto la seconda visita di controllo per poterne parlare col mio urologo operatore. Ha detto che procede tutto bene, che è normale trovare ancora sangue e vedere i punti ancora lì, e che l’intervento fatto non ha nessun nesso con questo modo di urinare, mentre su internet ho letto che potrebbe essere una infiammazione dovuta a creme e cose varie che sto assumendo, anche se dovrebbe andar via da solo. Mi ha prescritto comunque una bustina al giorno per due giorni di Monuril.  Speriamo… non so a chi credere.

Ultimo capitolo drammatico di oggi: Lichen Sclerosus. Quando mi hanno dimesso dalla clinica mi hanno detto che è prassi inviare il prepuzio asportato per farlo analizzare per vedere se trovavano non so cosa, ma da internet ho saputo essere questo Lichen Sclerosus. Una patologia seria a quanto pare. Il medico ha detto che mi darà l’esito di questo esame venerdì mattina, ovvero dopodomani. Che ansia oggi… giornata di merda proprio…

Quattordicesimo giorno

Tornare a usare le garze grasse (Fitostimoline) è stata davvero una mossa azzeccata. Ragazzi, per chi si opererà in futuro, ricordate sempre: Fitostimoline e bagnare con acqua o detergente per togliere la garza. È questo il trucco!

Oggi ho fatto la prima doccia dopo l’intervento di circoncisione. Ero stufo di lavarmi a pezzi. Ho comunque fatto attenzione che il bagnoschiuma (anche se neutro) non toccasse il glande, che è stato lavato solo con acqua.

Domani secondo (e si spera ultimo) controllo col dottore.

Tredicesimo giorno

Avevo deciso di passare la notte col pene a contatto dei boxer per la prima volta dopo l’intervento, ma poi ho pensato “E se il glande si attacca ai boxer così come si attacca alla garza sterile e poi dovrò penare per scollarlo?”. Per questo motivo dopo una mezz’oretta che era a diretto contatto coi boxer ho controllato per scrupolo come stesse e già stava si stava creando una patina aderente. A mettere di nuovo a contatto diretto garza sterile e glande non ci pensavo proprio così ho optato per passare la notte col pene al vento. Siamo in febbraio, non è proprio estate. Ho dormito col piumino che mi copriva dai piedi fino all’inguine, poi pisello scoperto, e un plaid dall’ombelico al collo. Esperienza da non ripetere. Mi svegliavo continuamente per paura che il pene urtasse con piumino e plaid per via dell’ipersensibilita e anche per la stranezza di dormire in quel modo.

Risultato finale: da domani ritorno ad usare le Fitostimoline.

Dodicesimo giorno

Ho deciso di smettere di usare le garze grasse (Fitostimoline), sono comodissime, ma credo che continuando ad usarle rallentarei il processo di cheratinizzazione del glande. Inoltre poi, ho finito pure la seconda confezione da 10 garze, ed una confezione costa la bellezza di 20 euro…

Sono nervoso perché la ferita nella zona dove c’era il frenulo ha ripreso a sanguinare. Non lo faceva dal secondo giorno dopo l’operazione. Ha smesso per una settimana e adesso ritrovare del sangue mi sa come se avessi fatto un passo indietro. Un medico tramite consulto online mi ha detto che la zona del frenulo è quella che ci mette di più a rimarginarsi. La garza sterile senza la Fitostimolina si attacca al glande e toglierla è quasi un martirio. Il trucco è bagnarla tutta per bene ed anche mentre la rimuovo. Ormai per me sbendarsi sta diventando un incubo. Tra cinque giorni ho la seconda visita di controllo. Stanotte quasi quasi dormo col pene direttamente nelle mutande.

L’unica nota positiva di ogni è che ho trovato un nuovo metodo più efficace di bendare mantenendo il pene fissato all’addome: una volta dopo aver bendato il glande, piego un’altra garza sterile creando una fascia orizzontale che poi appoggio alla base del pene, e su di essa faccio passare il nastro adesivo.

Undicesimo giorno

Mi ero reso conto già  mentre dormivo di aver avuto erezioni anche stanotte, mi hanno svegliato prima alle 3:00 e poi dopo le 5:00, prima dell’intervento le erezioni non mi avevano mai svegliato, vuol dire che c’è di mezzo anche l’ansia…

Ad ogni modo stamattina ho trovato il mio pisello già sbendato, da solo si era liberato da garze e anche dal nastro adesivo!! Ma quale figona avrò sognato stanotte?

Comunque ancora una volta grumi di sangue sull’inguine. Stavolta sono riuscito a vedere da dove sta uscendo precisamente: dalla parte di sotto, dove c’era il frenulo.

Inotre oggi la prima volta che ho fatto pipì ho sentito un dolore acuto, ma che sarà durato solo un singolo secondo. Sicuramente un punto che sarà saltato.  È saltato durante la minzione, nel mentre, non già al primo schizzo.

Per stanotte non so se mi conviene tenerlo bendato o già libero.

Decimo giorno

Stamattina appena sveglio, do uno sguardo al mostro e noto del sangue. Per carità non molto, ma qualche goccia è uscita e ha pure sporcato l’inguine. Effettivamente ricordo di avere avuto delle erezioni più tenaci del solito stanotte, non so se si sia riaperta la ferita o se sia saltato un punto, non riesco a capire. Ad ogni modo non è una ferita che desta preoccupazioni, però mi dà alquanto fastidio che dopo una settimana che non sanguinava, oggi abbia ritrovato del sangue.

Oltre alle erezioni ho anche un altro sospetto sulla causa di questo sanguinamento. A parte il fatto che stanotte non ho legato il pene col nastro adesivo all’addome ed aver fatto una fasciatura molto blanda, ieri sera mentre ero a letto ho avuto un’idea per fare arrivare la pomata cicatrizzante fino in fondo senza scappellare. Praticamente con un pornazzo mi sono provocato una bella erezione prolungata per poter sfruttare tutta la superficie del pene per arrivare con la crema dove medicando normalmente in genere non riesco ad arrivare (ovviamente non mi sono masturbato). Non vorrei fosse stato un effetto collaterale.

Nel corso della giornata poi non ha più sanguinato, però poi uscendo in serata, una volta tornato a casa ho ritrovato sangue sulla garza… Adesso mi preparo ad una nuova nottata, però stavolta ho rifatto la medicazione e riutilizzato il nastro adesivo. Vedremo cosa troverò domattina…

Nono giorno

Sempre medicamenti, una vera noia, ogni volta che devo andare in bagno devo sbendare e ribendare. Non vedo l’ora di poterlo tener libero nelle mutande. Oggi l’ho lasciato all’aria aperta quando ero a letto. Dicono che il contatto con l’aria dovrebbe accelerare la cheratinizzazione del glande e quindi diminuire ipersensibilità, che è ancora bella alta…

Ottavo giorno

Poco da dire, procede sempre tutto bene. Credevo che l’ipersensibilità al glande stesse diminuendo man mano finché per sbaglio oggi l’ho poggiato direttamente ai boxer senza garze e mi ha fatto un male cane. Che poi in realtà non è dolore, ma una sensazione di fastidio terribile, difficile da spiegare.

Settimo giorno

Oggi sì che mi sembra più sgonfio. Non vorrei che mi sembri più o meno sgonfio ogni giorno a seconda se mi sono alzato dal letto positivo o meno… Comunque oggi mi sembra più sgonfio, devo ricordarmi che sono solo al settimo giorno e che la mia fretta di tornare subito alla normalità può farmi esprimere giudizi negativi senza motivo. Adesso prendo sonno senza problemi a pancia in su, mi sono abituato a questa posizione. Oggi ultimo giorno di Gentalyn Beta sui punti. Domani inizio il primo di sette giorni di Gentalyn crema (antibiotico) sul glande.

Sesto giorno

Sto riscontrando qualche difficoltà nel tenere il pene ben saldo all’addome tramite il nastro adesivo di carta. Il problema è che il peso e la sua forma lo fa cedere alla gravità e torna giù a penzolare. Non va bene così perché il motivo per il quale deve stare legato è per far defluire il sangue e altri liquidi che hanno formato il classico edema post-circoncisione alla base del glande. È vero che è un po’ sgonfiato rispetto al primo giorno, specialmente se lo guardo dall’alto, ma guardandolo frontalmente allo specchio, il pene sembra una sfera (glande) che sta uscendo da un’altra sfera più grande che la contiene (prepuzio o quel che ne resta). Mi conforto col fatto che su internet in molti lamentano questo gonfiore che forma un salvagente, e che l’unica risposta data dai vari specialisti è quella di attendere un mese o poco più affinché l’edema venga riassorbito automaticamente. Speriamo bene…

Quinto giorno

Il pene sembra che si stia sgonfiando lentamente, se nei giorni precedenti mi chiedevo quale sarebbe stato l’aspetto definitivo del mio nuovo pisello, forse adesso, con un po’ di fantasia riesco ad immaginarlo. Procede tutto bene, ma doversi sbendare, disinfettare e ribendare ogni volta che devo fare pipì è una seccatura…

Quarto giorno

Aver cambiato la pomata iniziale con il Gentalyn Beta è stata una mossa vincente. Molto più liquida e facilmente spalmabile, scende da sola verso i punti semplicemente mettendola sull’anello di pelle del prepuzio e poi scappellando (sì, avete capito bene, ora posso scappellare!). Sono soddisfatto. Procede tutto bene.

Visita di controllo post-intervento

Sono passati 3 giorni e mezzo dell’intervento, secondo me un po’ pochi per fare già una visita di controllo, ma il medico è lui, non io…

A visitarmi è lo stesso chirurgo che ha fatto l’operazione. Senza pensarci su due volte, gli bastano pochi secondi di controllo per dire che procede tutto bene dopo aver fatto scorrere in giù il prepuzio resisduo.

Gli faccio presente che trovo scomoda la crema che sto utilizzando in quanto troppo densa e allora mi prescrive Gentalyn beta in pomata per i prossimi 4 giorni e Gentalyn crema per i prossimi 7 giorni.

Prossimo e ultimo controllo dice che sarà tra 15 giorni.

Secondo giorno

Stanotte le erezioni le ho avute, ma a differenza di quanto letto su internet non ho avvertito alcun dolore.

Le medicazioni per me sono abbastanza problematiche in quanto sono troppo schizzinoso e non riesco ad applicare per bene la pomata sui punti. Questa pomata comunque mi sembra un po’ troppo densa e poco cremosa. Inoltre il pisello adesso è gonfio e piccolo e non riesco a vederne la parte di sotto. Quando si sgonfierà dovrebbe riacquistare lunghezza.

Domani ho la visita di controllo.

Il primo giorno dopo l’operazione

Avendo letto forse tutte le pagine internet che trattano l’argomento “fimosi” e “circoncisione” prima di passarci io, sono quasi pronto a tutto ciò che dovrà accadere. Temevo, anzi ero quasi convinto, che stanotte avrei avuto le famose erezioni notturne dolorose di cui in molti su internet si lamentano dopo l’intervento ed invece nemmeno l’ombra. Ho trascorso una nottata tranquilla, se non fosse solo per il fatto che devo dormire a pancia in sù, quando io invece sono abituato a dormire di lato e a muovermi molto nel sonno. Mi sono svegliato 2 o 3 volte, ma non per dolori particolari, bensì per ansia. Il chirurgo che mi ha operato mi ha prescritto una pomata che si chiama Aurecort da mettere lungo i punti di sutura (sono punti assorbibili), il FisianDetergente da mettere sul glande  e poi fasciare il pene con garza grassa (Fitostimoline) e garza sterile. Le garze grasse sono una manna dal cielo. Dopodiché con nastro fissare il pene all’addome per farlo restare a resta in su (credo per non far formare troppo edema). Ecco il perché del dover dormire a pancia in sù. Ah, dimenticavo per i primi 5 giorni una capsula al giorno di un antibiotico (Cefixoral).

L’aspetto del pene appena circonciso è mostruoso e demoralizzante, la cosa che mi rassicura un po’ è che non avrà questo aspetto per sempre e nel giro di un mesetto dovrebbe riassumere un aspetto gradevole. Nel mio caso vedo il glande (visto poche volte in vita mia) che resta scoperto e alla base del pene un rigonfiamento esagerato. Come una palla che sta uscendo da un grosso tubo cilindrico.

La medicazione è un po’ traumatica perché il glande da poco scoperto ha una elevatissima sensibilità. Il minimo contatto con qualcosa dà un dolore/fastidio intenso. Il trucco per non sentire dolore mentre lo si benda (e soprattutto quando lo si sbenda) è bagnare col disinfettante prescritto dal medico la garza mentre lo si sbenda. Su altri blog/post trovati sul web, ho notato che in pochi hanno usato queste garze grasse che sto usando io e che aiutano davvero tanto nella sopportazione del bendaggio. Sono garze che sono già umide appena le scarti e che fanno bene il loro dovere.

Dimenticavo, nella bendatura di ieri fatta in clinica è sgorgato del sangue dalla ferita suturata. Tranquilli perché a quanto pare è normale. Il medico mi ha detto che se dovesse ricapitare in casa dovrei tamponare con la garza sterile per circa 10 minuti e di non preoccuparmi.

Il giorno dell’intervento

Arrivo in clinica per fare finalmente questo intervento, ormai senza nemmeno più molta ansia perché ne ho avuta troppa per tutto il mese in corso, ormai dentro me c’è soltanto voglia di togliersi dalle palle questa operazione, ancora più che l’ansia.

Prima di iniziare mi chiedono se sono allergico a qualcosa prima di fare l’anestesia, ed io un po’ scocciato per questo modo di fare rispondo che queste sono cose che sarebbero dovute scaturire dagli esami del sangue che avevo fatto mercoledì. Non sono mai stato in ospedale, non ho mai avuto patologie, ma questo non vuol dire che non potrei essere allergico a qualche farmaco e di non saperlo, ad ogni modo mi hanno rassicurato che è la normale prassi e mi hanno dato l’ok per l’anestesia. Da internet avevo sempre detto che al 90% per la fimosi fanno l’anestesia locale, ma chiedendo conferma di questo mi hanno detto che in questa clinica fanno di norma sempre la anestesia totale. Ero già preparato psicologicamente ad una anestesia locale, quindi ho un po’ insistito per avere quella locale virgola e mi hanno accontentato. Dura meno di mezz’ora l’intervento ed è un peccato secondo me farsi addormentare per così poco tempo.

Mi ero già ben depilato il pube, avevo lasciato solo qualche pelo molto corto che non avrebbe dato nessun disturbo durante l’intervento, ma loro hanno insistito per radere con rasoio anche quel poco che avevo lasciato virgola e così è stato. Lo hanno fatto loro in medicheria.

Inizia l’intervento. Mi sdraio sul lettino della sala operatoria. Mi iniettano nell’avambraccio una sostanza che mi stordisce e che mi fa andare in un bellissimo stato di estasi, tanto che scherzo col dottore anestesista dicendogli che quando sarei andato via voglio un flacone di questa roba perché è troppo bello, lui si mette a ridere.

Per via di questa estasi non vi so dire se mi abbiano fatto anche una puntura alla base del pene come anestesia locale, ma penso proprio di sì, fatto sta che non ho proprio sentito questa puntura e nemmeno un bel niente durante l’intervento. State tranquilli sul fatto che non vedrete bisturi passarsi tra le mani, avevo un telo verde che mi copriva tutto il corpo tranne l’inguine. I medici mentre operavano parlavano tra loro di cose varie che nemmeno avevano a che fare con l’intervento, tanto per farvi capire come sono sicuri della facilità operatoria e della riuscita dell’intervento.

Intervento concluso con nessun dolore. Su una scala da 1 a 10 dove 10 rappresenta il dolore massimo, direi dolore pari a 1,5 quindi davvero bassissimo. E vi assicuro che io sono uno che ha molta poca tolleranza al dolore. Davvero ragazzi, l’operazione è di una banalità estrema, potete stare tranquilli!

Finisce l’operazione e mi portano in camera con la barella col pene già medicato e bendato.

Avrebbero potuto dimettermi già solo dopo 3 ore dalla fine dell’intervento, ma per motivi loro (medico si era assentato) sono stato dimesso dopo 7 ore dalla fine dell’operazione.

Durante la degenza in camera ho avuto bisogno di fare pipì, ho chiamato l’infermiere che da solo mi ha fatto sfasciare il medicamento e mi ha dato il pappagallo per urinare. Oltre alla pipì è uscito sangue dalla ferita, ma hanno detto che è normale. Ho rifatto da solo il bendaggio e prima di essere dimesso il medico mi ha spiegato come farlo e mi ha prescritto i vari medicinali e creme da prendere in farmacia.

La medicazione consiste nel mettere una pomata sui punti facendo scorrere in giù il glande e un altro liquido sul glande per poi sfasciare tutto con garza grassa e poi garza sterile ed alla fine fissare il pene con la cappella in su legato con nastro adesivo all’addome orizzontalmente.

La sentenza: ho la fimosi serrata e devo operarmi.

Ciao a tutti,

Ho deciso di creare e tenere aggiornato questo blog che parlerà del mio intervento di fimosi serrata e decorso post-operatorio. Tenete presente che lo aggiornerò giorno per giorno in tempo reale. Lo faccio perché voglio che la mia esperienza possa essere utile a chi dovrà sostenerla in futuro e cercherò di essere il più preciso possibile.

Inizio a dire che sono un ragazzo di quasi 33 anni e so bene che questi sono interventi riservati in genere a chi è più piccolo di me.

Ho sempre saputo di essere affetto da fimosi perché era chiaro che il prepuzio non scendeva lasciando libero il glande e anche vedendo i miei amici in palestra o comunque video su internet. È difficile decidersi ed andare a farsi vedere da un urologo di sana pianta, io ho sempre rimandato finché dall’urologo ci sono andato per un altro motivo, ovvero sentivo un piccolo dolore vicino al testicolo, che poi si è rilevato non essere niente, ma l’urologo avendo visto il mio pene con una chiara fimosi ha detto che doveva assolutamente essere operato, ed allora quella è stata l’occasione per farlo.

Devo dire che l’urologo è stato molto bravo a tranquillizzarmi sul tipo di intervento, dicendomi che è un intervento molto banale e di routine, che non ha mai delle complicanze.

Sono un tipo molto fifone quando si tratta di chirurgia, nella mia vita non sono mai stato operato, né ho mai avuto punti di sutura di nessuna specie, io ho fatto presente che per me sarebbe stata la prima volta in sala operatoria.

Il dottore ha continuato a tranquillizzarmi dicendo di averla fatta lui stesso personalmente anche ai suoi figli, e per darmi tempo di metabolizzare il tutto ha detto che lo avremmo fatto tra quasi più di un mese da quella visita e così è stato.

Durante il mese che precedeva l’intervento sono stato molto tempo su internet a leggere di pareri, domande, ricerche sull’argomento e vi consiglio di cambiare sito appena iniziate a leggere di cose andate a finire male, perché non farebbero altro che per recarvi molta ansia. Adesso non vorrei avervi messo ansia pure io dopo aver scritto l’ultima frase, anzi vi dico già da subito che l’intervento è di una banalità estrema e che non sentirete alcun dolore in sala operatoria.

Arriva il giorno del pre-ricovero, nel mio caso un mercoledì (intervento il lunedì successivo).

Il pre-ricovero consiste in una serie di esami, precisamente esami del sangue, elettrocardiogramma, e radiografie del torace virgola nel mio caso si è svolto nella stessa clinica privata dove è stato fissato l’intervento, ma nel vostro caso potrebbe anche essere tranquillamente un ospedale.

Sia pre-ricovero che intervento vanno fatti a digiuno (compresa acqua nel giorno dell’intervento).